Mi è capitato spesso di imbattermi in forum dove qualche neofita chiede lumi su questo drammatico inconveniente. Mi chiedono, disperati: “Ho spruzzato del lucido trasparente sul mio disegno e si è rovinato tutto. Perché?”
L’inconveniente è drammatico perché a volte il disegno è di buona qualità e vederlo rovinato completamente è davvero un’esperienza da non augurare a nessuno. Mi auguro che a te non sia mai capitato e soprattutto che, seguendo qualche mio consiglio, non ti succeda mai.
Il fatto è questo: se hai usato colori acrilici all’acqua per realizzare un disegno ad aerografo e al termine vuoi proteggere il tutto con un trasparente lucido od opaco (non fa differenza), devi sapere alcune cose relative alle caratteristiche dei colori acrilici e dei trasparenti in genere.
I colori acrilici all’acqua per aerografo, come Hansa, Schmincke, Createx ecc., sono costituiti principalmente da tre componenti: il pigmento che è la parte colorante, la resina che ne determina l’adesione, e il veicolo o medium che nelle marche citate è l’acqua, nella quale pigmento e resina sono mescolati in sospensione, o per essere precisi in emulsione.
Quando spruzzi un colore acrilico, l’acqua evapora e sul supporto il pigmento resta coeso per merito della resina, che è a tutti gli effetti il legante, o per dirla con un termine efficace, la colla che lo fa aderire in modo permanente.
Il colore acrilico, in presenza di ossigeno, “polimerizza”, ovvero asciuga e indurisce divenendo impermeabile. Da questo momento non è più possibile scioglierlo con acqua, ed è per questo che un protettivo all’acqua è più adatto perché protegge il disegno sotto il velo di trasparente.
Se invece, sopra un disegno aerografato con acrilici all’acqua, viene spruzzato un trasparente in bomboletta monocomponente (la siglia è 1k), comprata in ferramenta o in un qualsiasi Brico, può succedere l’irreparabile.
Queste bombolette sono realizzate miscelando un solvente in forma gassosa sotto pressione con una vernice trasparente. Non farti trarre in inganno dalla dicitura che spesso trovi sulla bomboletta “TRASPARENTE ACRILICO” o “VERNICE ACRILICA”. Questa descrizione si riferisce alla natura della resina contenuta nella vernice, e non testimonia affatto che essa sia compatibile con i tuoi colori e il tuo lavoro.
Infatti, la resina acrilica dispersa nel solvente dentro la bomboletta viene nebulizzata e polverizzata dal solvente stesso, che assieme alla vernice si adagia sul disegno, passando dalla fase gassosa a quella liquida e asciugando in superficie per evaporazione. A contatto con il tuo disegno, specie se sei stato generoso con lo spray, prima di evaporare il solvente aggredisce la resina acrilica con la quale sono fatti i colori per aerografo usati sul tuo disegno e la scioglie irrimediabilmente.
Inconveniente tanto maggiore, quanto più vernice tu spruzzi, perché più lungo è il contatto prima dell’evaporazione del solvente, più tempo ha esso di sciogliere il tuo disegno, che prima comincia ad ammorbidire i contorni dei tuoi soggetti dipinti, poi deforma l’aerografia, la stacca o addirittura la può far colare.
Il risultato purtroppo può essere drammatico e quando accade è testimoniato dalle foto che ti allego, con il “prima” e il “dopo”. Come evitare questo inconveniente? E’ semplice: come detto in precedenza, puoi proteggere la tua aerografia con un trasparente a base acqua (ce ne sono di molto validi proprio nella gamma delle marche citate sopra). Mai usare un trasparente monocompente 1k.
Se il tuo lavoro ha bisogno di una protezione più efficace, come accade con le aerografie sui caschi e i serbatoi ecc., dove essa deve avere anche prestazioni di resistenza alle sollecitazioni meccaniche esterne (graffi, abrasioni, ecc.) è conveniente usare un trasparente bicomponente 2 K, ovvero un prodotto costituito da una vernice (trasparente od opaca) e un induritore, e che asciuga non più per evaporazione del solvente (come il trasparente 1K), ma per reazione chimica tra i due componenti, senza interagire con il tuo disegno e creando un guscio trasparente sopra al tuo disegno, senza pregiudicarne lo stato.
Si tratta di bombolette divise internamente a metà da una membrana che attraverso un pistoncino posto nella parte inferiore, viene rotta facendo miscelare i due reagenti e iniziando la “catalisi” ovvero il processo chimico di asciugatura. Dopo aver agitato per qualche minuto la bomboletta, si spruzza il prodotto come una normale vernice, lasciando che la reazione chimica faccia il suo corso.
Ovviamente se stai lavorando ad un’aerografia di un certo valore, magari commissionata da un cliente esigente, non è questo il momento di fare esperimenti. Ti conviene rivolgerti ad un amico carrozziere per la trasparentatura finale, in modo da evitare ulteriori problematiche legate a umidità, polvere e altre variabili che si impara a conoscere e risolvere lavorando. Provando una bomboletta 2K di trasparente bicomponente solo per qualche tuo lavoro autopromozionale, in modo da imparare ad usarlo e capire come farci la mano senza correre rischi inutili.
Ora ti dò qualche consiglio. Se ti serve dunque un trasparente all’acqua da applicare ad aerografo puoi usare l’AERO LACK SCHMINCKE .
Se invece ti serve un un prodotto 2k bicomponente di finitura per lavori professionali come caschi o serbatoi ecco un ottimo prodotto che puoi usare autonomamente: COLORMATIK BICOMPONENTE LUCIDO 2k
Se ti sono stato utile lasciami pure un commento. Buon lavoro!
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